Disturbi del comportamnto alimentare
Moda
Una moda alimentare che sembra un gioco
Abitudine
Un comportamento ambiguo con il cibo che può diventare abitudine
Capriccio
Un disturbo che assomiglia ad un capriccio
Mancanza di volontà
Un problema che sembra una mancanza di volontà

Peso del giudizio
Il peso del giudizio che opprime
Riflesso distorto
Il riflesso distorto di se stessi allo specchio
Rapporto con il corpo
Il difficile e delicato rapporto con il proprio corpo
Vuoto dentro
La sensazione di avere il vuoto dentro
Questi sono solo alcuni aspetti che caratterizzano una sofferenza che utilizza il cibo e il corpo per farsi sentire. Stiamo parlando dei disturbi del comportamento alimentare, patologie che coinvolgono le abitudini alimentari e compromettono significativamente la salute fisica e molto spesso anche gli aspetti psicosociali. Nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V) sono elencate le principali tipologie di questi disturbi che volontariamente abbiamo deciso di non inserire in questa sezione (sono comunque consultabili online per chi fosse interessato). Pur riconoscendone il loro valore, sappiamo bene che per molte persone che ne soffrono queste rappresentano delle sterili etichette che si aggiungono ad altre già esistenti. Una persona è molto di più che una definizione.
E’ per questa ragione che ribadiamo che un clinico può certamente spiegare le categorie del DSM V ai pazienti che lo richiedono ma conoscere la teoria spesso non aiuta a stare meglio. Il Nuovo Centro Clinico è costituito da un’equipe di specialisti che lavora accantonando le etichette per avvicinarsi di più alla sofferenza di quelle persone che usano il cibo per chiedere aiuto e che hanno una ferita ancora aperta con il proprio corpo. Il Nuovo Centro Clinico è uno spazio all’interno del quale chiunque può permettersi di raccontare la proprio storia perché siamo una realtà che va oltre ogni forma di pregiudizio o stigma della salute mentale: siamo fermamente convinti che chiunque soffra necessiti di uno spazio in cui non vengano additati le sue debolezze ma potenziate le sue risorse e ampliati i suoi significati.
Io, davvero, come sto ora?
Quanto penso al cibo da 0 a 10 nella mia quotidianità?
Quanto sono gentile nei confronti del mio corpo e delle sue sensazioni (fame, sazietà, sete)?
Quanto lo riconosco come qualcosa che mi limita e mi condiziona?
Le persone intorno a me sono preoccupate per alcuni mie abitudini alimentari?
Come li trattiamo
La presa in carico della situazione che arriva all’attenzione dei professionisti del Nuovo Centro Clinico è guidata da una valutazione attenta che sin dalle prime battute coinvolge tutto il nucleo familiare per iniziare a co-costruire una lettura condivisa della problematica presentata e progettare il percorso terapeutico integrato. Il processo terapeutico si propone di promuovere un cambiamento che non si limiti ad una risoluzione degli aspetti sintomatici del disturbo, ma coinvolga una maggiore conoscenza e consapevolezza personale. Il Nuovo Centro Clinico è una realtà in cui ogni persona possa cominciare a volersi più bene, a trattarsi con rispetto e gentilezza, un luogo che dia vigore all’intenzione di avviare un percorso finalizzato al prendersi cura di sé.