
Supporto
genitorialità

Mindfulness

Yoga terapia
Supporto genitorialità
Il percorso
Il contesto di gruppo si configura come spazio all’interno del quale ciascun genitore potrà riconoscersi e acquisire una maggior consapevolezza e comprensione del proprio figlio/a, dei suoi bisogni, paure, del suo modo di comunicare, ecc, di se stesso e della relazione con lui. All’interno del gruppo i genitori potranno aprirsi all’esplorazione, ripensare a nuove modalità educative, di dialogo e confronto con i propri figli e diventare così promotori di cambiamento.
Mindfulness
Protocolli standarizzati
I professionisti del Centro hanno coltivato negli anni una formazione altamente qualificata nel trattamento attraverso i protocolli standardizzati mindfulness based, interventi che si integrano perfettamente con l’approccio biologico-nutrizionale e psicoterapeutico e che agiscono come acceleratori di processo grazie all’aumento della consapevolezza fisica, propriocettiva e mentale.
Di cosa si tratta
La Mindfulness invita chi la pratica a entrare in relazione con sé stesso e sviluppare nuova conoscenza e consapevolezza del proprio mondo interno, coltivando una modalità differente di porsi nei confronti della sofferenza e del disagio fisico e psicologico.
La pratica della Mindfulness è dunque un potentissimo strumento per divenire consapevoli di quei meccanismi abitudinari e automatici che sono alla base della sofferenza psico-fisica: riconoscere ed entrare in contatto con quei meccanismi apre le porte all’agire consapevole nella quotidianità, aumentando i gradi di libertà e tracciando nuovi sentieri percorribili che piano piano andranno a sostituire quelli solitamente dettati dalla reazione automatica.
I principali protocolli proposti
Il programma Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) è il protocollo psico-educativo per la riduzione dello stress basato sulla Mindfulness più utilizzato nel mondo.
Validato da migliaia di rigorosi studi scientifici, è stato ideato dal Prof. Kabat Zinn (Medical School, University of Massachusetts, USA) e intende offrire a chi vi partecipa un modo nuovo di approcciarsi e affrontare lo stress, la sofferenza fisica e psicologica e i problemi quotidiani: la pratica di consapevolezza (Mindfulness) offre la possibilità di vivere in modo più consapevole e soddisfacente la propria quotidianità, utilizzando risorse personali spesso non riconosciute e coltivando una piena attenzione al momento presente.
Il protocollo MBSR è finalizzato a insegnare come coltivare uno stato di consapevolezza non giudicante dei propri processi mentali, emotivi e fisici, grazie a specifici esercizi corporei e pratiche meditative. La graduale applicazione di questa pratica nella vita quotidiana aiuta a riconoscere i propri segnali di stress e affrontarli in modo creativo e libero da automatismi controproducenti.
La durata del percorso MBSR è di otto settimane in sequenza: ogni settimana il gruppo si incontra per una sessione di circa due ore e mezzo. Ogni sessione settimanale comprende esercizi e pratiche guidate di Mindfulness, condivisione volontaria delle esperienze in classe e a casa e brevi inserti educativi. In aggiunta è prevista una sessione intensiva di pratica di un’intera giornata che si colloca nella seconda metà del programma, tendenzialmente fra il sesto e il settimo incontro.
Il protocollo MBCT è stato elaborato dai prof. Zindel V.Segal, Mark G.Williams e John D. Teasdale e coniuga la pratica e l’applicazione clinica della meditazione di consapevolezza con gli strumenti della terapia cognitiva per interrompere il ciclo della depressione. Diversamente però dalla terapia cognitiva, l’MBCT tende ad occuparsi più del processo del pensiero, ovvero del modo di funzionare della mente, che dei contenuti dei pensieri stessi. L’obiettivo del percorso infatti non è tanto di trasformare i pensieri, quanto piuttosto di riconoscerli per quello che sono (solamente dei contenuti mentali senza caratteristica di concretezza e di realtà) e di lasciarli andare.
II protocollo MBCT si è dimostrato valido nella prevenzione delle ricadute nella depressione in affiancamento ai tradizionali strumenti della farmacologia e/o della psicoterapia. In particolare, numerosi studi sperimentali hanno dimostrato una significativa riduzione dei sintomi fisici e psicologici a lungo termine e profondi e positivi cambiamenti dell’atteggiamento, del comportamento e della percezione di se stessi, degli altri e del mondo.
Gli interventi MBCT aumentano la consapevolezza e riducono l’ “automaticità” dell’usuale funzionamento mentale, favoriscono una “disidentificazione” dai pensieri e dalle emozioni ed una maggiore accettazione/apertura all’esperienza diretta. Inoltre, riducono la ripetitività automatica della ruminazione depressiva e della preoccupazione ansiosa. Questo favorisce l’allentarsi delle modalità mentali che creano sofferenza. Si tratta di interventi utili a gestire la riattivazione dei pensieri automatici depressivi: questo porta una evidente riduzione della gravità dei sintomi depressivi-ansiosi migliorando la qualità di vita del paziente.
La durata del percorso MBCT è di otto settimane in sequenza: ogni settimana il gruppo si incontra per una sessione di circa due ore e mezzo. Ogni sessione settimanale comprende esercizi e pratiche guidate di Mindfulness, condivisione volontaria delle esperienze in classe e a casa e brevi inserti psico-educativi. In aggiunta è prevista una sessione intensiva di pratica di un’intera giornata che si colloca nella seconda metà del programma, tendenzialmente fra il sesto e il settimo incontro.
L’Interpersonal Mindfulness Program (IMP) è un protocollo designato per supportare la pratica meditativa degli ex partecipanti ai protocolli MBSR/MBCT. Questo percorso di 8 settimane (8 incontri da 2h30’ e una giornata intensiva) è strutturato per aiutare a coltivare e mantenere la consapevolezza nei momenti di contatto sensoriale e relazionale con l’altra persona. Fornisce un contenitore all’interno del quale diventa possibile esplorare, in sicurezza, la comune esperienza di essere umani.
Il programma IMP è il risultato dell’integrazione della struttura dell’MBSR e l’Insight Dialogue, una pratica meditativa interpersonale sviluppata da Gregory Kramer negli anni Novanta. L’adattamento è frutto della collaborazione tra la Metta Programs e il Center for Mindfulness in Medicine, Healthcare and Society (Gregory Kramer, Florence Meleo Meyer e Phyllis Hicks).
Si tratta di un programma standardizzato di Mindfulness Interpersonale che offre la possibilità di comprendere meglio lo stress che prende piede nelle relazioni interpersonali e di osservare e lasciare andare i nostri schemi di relazione abituali, imparando a sperimentare lo stare con le altre persone liberi da questi condizionamenti. Nell’incontro con l’altro, è possibile osservare e lasciare andare le modalità meccaniche di interazione sociale, coltivando consapevolezza e tranquillità nella relazione: si lavora ad una maggiore presenza nelle relazioni umane per il beneficio di tutti.
Il nucleo di questo percorso è costituito dalle linee guida e da alcuni argomenti di dialogo che provengono dalla pratica di consapevolezza dell’Insight Dialogue. Incontro dopo incontro, le linee guida vengono introdotte, praticate insieme e integrate nella vita quotidiana. Attraverso la scoperta graduale delle istruzioni, si invita a dialogare e praticare con gli altri partecipanti.
Se la mindfulness è l’attenzione intenzionale verso ciò che accade momento per momento, la Mindful Eating è un insieme di pratiche di consapevolezza rivolte ai segnali del proprio corpo e all’atto del mangiare. Può essere facilmente confusa con l’idea di trovare un modo originale per dimagrire, per aumentare la forza di volontà o per controllarsi quando si è a tavola. In realtà con mindful eating intendiamo: l’esplorazione di tutti i segnali che il nostro corpo ci invia sia quando abbiamo fame che quando ci sentiamo sazi; l’utilizzo dei 5 sensi per aprirsi con curiosità al cibo e alla sensazioni che il corpo sperimenta; la scoperta di un modo nuovo di rapportarsi al cibo che sia equilibrato, sano e soddisfacente; la possibilità di provare a non giudicare il modo di mangiare e le voglie che si hanno; la costruzione di un’interconnessione tra il cibo offerto come opportunità della terra e la compassione degli esseri viventi. Il protocollo che verrà utilizzato presso il centro clinico è quello dell’MB-EAT, che nasce dall’integrazione dei principi e delle pratiche di mindfulness e mindful eating con la psicoeducazione. L’MB-EAT, la cui forma base comprende otto incontri, è un programma strutturato, ma allo stesso tempo flessibile che può essere adattato a vari contesti e popolazioni. L’utilizzo del protocollo è rivolto a pazienti che presentano bulimia nervosa, BED e altri disturbi alimentari non altrimenti specificati altamente caratterizzati da marcate condotte di discontrollo alimentare.
Percorsi di Yoga terapeutico
I percorsi
La pratica yoga è stata ufficialmente inserita tra le “Body-Mind Techniques” ed è considerata a tutti gli effetti un insieme di tecniche terapeutiche che hanno un’ottima efficacia nella gestione e riduzione della sofferenza (fisica, psichica ed emozionale) e del dolore anche nelle sue forme croniche.
I percorsi di yoga terapeutico proposti dal Nuovo Centro Clinico accompagnano la persona al raggiungimento di uno stato di salute integrale, dimostrando la loro efficacia dal punto di vista psico-fisico, emozionale e relazionale. La nostra equipe adotta un approccio interdisciplinare nell’ideazione dei percorsi di yoga terapia, modulando l’intervento sulle specifiche esigenze dei soggetti richiedenti, siano esse legate a disturbi psicosomatici, metabolici o del comportamento alimentare. La durata del percorso di yoga è funzionale a rieducare la persona sofferente ad una consapevolezza della sua salute a 360 gradi, fornendo strumenti pratici per promuoverne un miglioramento.
Nello specifico i percorsi di yoga terapeutico

Accelerano il recupero
Accelerano il recupero fisico e sono un ottimo strumento di prevenzione agli infortuni

Migliorano la capacità polmonare
Migliorano la capacità polmonare, l’ascolto e il controllo del respiro

Riducono il dolore
Sono un ottimo strumento per agire sulla gestione e riduzione del dolore cronico

Aumentano la flessibilità
Aiutano ad aumentare la flessibilità, migliorando la mobilità articolare e l’elasticità dei muscoli, rendendo più agevoli e fluidi i movimenti

Rinforzano il sistema
Rinforzano il sistema nervoso autonomo. Attraverso la buona gestione sia del sistema simpatico che di quello parasimpatico, favoriscono l’acquisizione di una maggior consapevolezza fisica, psichica ed emozionale, necessaria ad affrontare e ridurre lo stress e gli stati d’ansia.

lavorano sull' equilibrio
Lavorano sul senso di equilibrio, sulla capacità di percepire il proprio corpo in relazione allo spazio, migliorando l’agilità fisica generale

Sono preziosi momenti
Sono preziosi momenti di conoscenza, cura ed esplorazione del sè